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Festival Internazionale di Villa Adriana



Grandi Terme di Villa Adriana - -

Inizio: 16 Giugno 2011
Fine: 20 Luglio 2011

La quinta edizione di festiVAl - Festival Internazionale di Villa Adriana – Lazio, promosso dalla Regione Lazio e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con MIBAC - Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e il Comune di Tivoli si svolgerà dal 16 giugno al 20 luglio 2011.
Il grande palcoscenico all’aperto che accoglierà gli spettacoli sarà allestito come sempre nell’area delle Grandi Terme di Villa Adriana, uno dei più importanti siti archeologici a cielo aperto del mondo, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
Anche quest’anno il programma offrirà una panoramica sulle novità più interessanti della scena internazionale. Cina, Russia, Stati Uniti, Israele, Belgio, Francia, Italia, Romania e Lituania sono i paesi a cui appartengono i protagonisti di questo giro del mondo attraverso le suggestioni e i talenti delle diverse espressioni artistiche: il teatro di Eimuntas Nekrosius con Evgenij Mironov e quello di Pippo Delbono insieme ad Alexander Balanescu; il circo di Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thierrée; la danza dei ballets C de la B e di Barak Marshall; la musica del pianista Zhang Haochen, del cantautore Vinicio Capossela e della cantante jazz Cassandra Wilson.  

CIRCO
festiVAl si inaugurerà giovedì 16 giugno con “Le Cirque Invisible” uno spettacolo straordinario frutto della prodigiosa abilità di due grandi artisti, Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin. Repliche fino al 19 giugno.

TEATRO

L’1 e il 2 luglio sono le date che accoglieranno la prima europea di “Caligula” di Eimuntas Nekrosius, vera e propria leggenda del teatro europeo contemporaneo, il regista che usa le opere letterarie – stavolta è il Caligula di Albert Camus - come impulsi per la creazione dei propri mondi. Nel ruolo di Caligula lo stesso Mironov, in scena insieme ad altri 12 attori della celebre compagnia moscovita. Musiche di Wagner, Bruckner e Händel.


L’altro appuntamento con il teatro è proprio in chiusura di festival, il 20 luglio, con la prima assoluta di Pippo Delbono, uno degli artisti teatrali italiani più anticonvenzionali, dal titolo “Amore e carne”, realizzata in collaborazione con il violinista Alexander Balanescu e il suo quartetto

DANZA
Doppio appuntamento nel cartellone di quest’anno per la Compagnia dei ballets C de la B, creata da Alain Platel nel 1984 e da allora piattaforma artistica per numerosi artisti e coreografi europei:
•    “Out of context. For Pina”, in scena il 25 e 26 di giugno, è una coreografia scritta collettivamente dai nove interpreti: un tuffo nei meandri dell’esistenza umana alla ricerca delle radici dell’infanzia e della preistoria;
•    Ispirato al film “Yo soy asi” sulla chiusura di un cabaret di travestiti a Barcellona, “Gardenia”, programmata il 7 e l’8 luglio, sonda invece l’esistenza burrascosa di nove personaggi.


Il 14 luglio va in scena “Rooster”, coreografia per 12 danzatori e un cantante d’opera, firmata dall’israeliano Barak Marshall, figlio della grande danzatrice di origine yemenita Margalit Oven.

MUSICA
Grande spazio anche quest’anno alla musica, sia essa classica o contemporanea: il 21 giugno tocca all’ironia istrionica di “Marinai, Profeti e Balene” di Vinicio Capossela: un artista a tutto tondo. Il 9 luglio è in scena, per la prima volta in Italia, il talento stupefacente del giovane pianista Zhang Haochen, con cui si chiudono le iniziative della Fondazione Musica per Roma legate all’Anno Culturale della Cina in Italia. Oggi ventunenne, Zhang ha debuttato all’età di soli 5 anni al Shanghai Concert Hall eseguendo le Invenzioni in due parti di Bach ed alcune sonate di Haydn e Mozart.
Il 16 luglio è infine la volta di Cassandra Wilson, una delle più grandi cantanti jazz viventi. Brillante, dotata di tecnica impeccabile ma anche di pathos travolgente, Cassandra Wilson riesce a re-inventare con grande libertà brani di Bob Dylan, così come il blues dei vecchi maestri della sua terra natale sul delta del Mississippi, divertendosi anche a giocare con il rap e le ballate soul anni '70.

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